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Per Filone, Mosè riveste 4 funzioni: è re in quanto capo del popolo; come tale esercita prescrizioni e divieti per cui gli è necessaria la conoscenza della legge e, infatti, è legislatore; deve poi disporre le cose umane e le divine: di qui il ruolo sacerdotale. Infine, tramite la capacità profetica, egli può "divinare ciò che non si comprende con il ragionamento". Se le funzioni di legislatore e di profeta appaiono di immediata comprensione rispetto al testo biblico, meno evidenti sono i ruoli di re e di sacerdote. Perché Filone li introduce? La mia ipotesi è che il contesto storico e filosofico in cui si muove induca Filone a delle rappresentazioni particolari di Mosè, a delle attribuzioni che si spiegano sullo sfondo dell'Alessandria del I secolo. Esse rinviano a tesi e teorizzazioni del periodo oltre che al testo biblico di riferimento. In particolare, le funzioni di re e di sacerdote vanno viste in relazione a tesi medio platoniche, ai Trattati pseudo pitagorici sulla regalità e alle teorie stoiche relative alla legge scritta e alla legge naturale da un lato, alle descrizioni di autori giudaico ellenistici quali Artapano o Ezechiele tragico, da un altro.